かぐや姫の物語
(La storia della Principessa Splendente)
Isao Takahata - 2013
Reality (Matteo Garrone, 2012)
Luciano gestisce una pescheria in un quartiere di Napoli. Spinto dai figli decide di partecipare a un provino per entrare al Grande Fratello, inizialmente prende la cosa con leggerezza ma pian piano finirà per diventarne ossessionato, sperando e autoconvincendosi che verrà preso come concorrente e che la sua vita presto cambierà diventando ricco e famoso.
Matteo Garrone con "REALITY" mostra quanto possa essere alienante e devastante psicologicamente non accettare la realtà per inseguire un sogno illusorio.
The Wicker Man (1973) dir. Robin Hardy
Parasite (Bong Joon-ho, 2019)
Un film coreano che ha conquistato il grande pubblico in questi ultimi anni è sicuramente "Parasite" di Bong Joon-ho.
Autore di film validissimi come "Memorie di un assassino", thriller che mostrava l'inadeguatezza delle forze dell'ordine, oppure il malinconico "Madre", che mostrava la determinazione di una mamma che cerca in tutti I modi di salvare il figlio accusato di omicidio.
Ma con "Parasite" Bong Joon-ho raggiunse il vero successo tant'è che vinse 4 premi Oscar.
Ma di cosa parla esattamente Parasite? Il film ci mostra la famiglia dei Kim, composta da marito, moglie e due figli. Una famiglia povera, che vive in un malconcio seminterrato tirando avanti con piccoli lavoretti, finchè un giorno un amico di Ki-woo, il figlio, riceve una proposta da un suo amico e cioè sostituirlo per dare lezioni private alla figlia di una coppia facoltosa, i Park. Ki-woo approfitterà di questa occasione per cercare di far assumere anche il resto della famiglia e pian piano tutti i Kim si inseriranno nella villa dei Park.
Bong Joon-ho in questa pellicola mostra quanto possano essere enormi le differenze sociali nella societa coreana mischiando thriller, grottesco e ironia tagliente, il tutto messo in scena con grande maestria, una regia maniacale dove ogni dettaglio è inserito con precisione quasi geometrica.
Un film che va assolutamente visto e che può essere apprezzato anche da chi non ama particolarmente il cinema asiatico.
Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976)
Taxi Driver, capolavoro di Martin Scorsese, esplora il decadente paesaggio notturno di New York negli anni '70. La trama segue Travis Bickle, un veterano del Vietnam, che sprofonda nella solitudine e nella follia. La sua mente tormentata viene rappresentata in modo magistrale attraverso dialoghi e sequenze iconiche. Scorsese ci pone domande scomode sulla violenza e la redenzione, rendendo Taxi Driver non solo un thriller psicologico, ma anche una profonda analisi sociale.
Oldboy (2003) dir. 박찬욱 Park Chan-wook
Possession (1981) Dir. Andrzej Żuławski
"Sono io quella strega. Quando dormo il mio spirito scivola fuori dal corpo e danza nudo con il Diavolo"
The Witch (Robert Eggers, 2015)
Robert Walker as Bruno Antony in ‘Strangers on a Train’ (1951) by Alfred Hitchcock
“Un film è la vita a cui sono stati tagliate le parti noiose.” Alfred Hitchcock
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